domenica 4 settembre 2011

W. H. Auden, Funeral blues

Fermate tutti gli orologi, staccate la cornetta,
date al cane un osso succulento prima che si metta
ad abbaiare, zittite i pianoforti e al cupo segnale
del tamburo portate fuori il feretro, parta il funerale.

Alti gli aeroplani s’avvitino con voce di sconforto
scarabocchiando in cielo la notizia: E’ Morto.
Mettete un nastro nero al collo bianco d’ogni piccione,
fate indossare ai vigili guanti neri di cotone.

Era il mio nord, il mio sud, il mio ovest, il mio est,
la mia settimana di lavoro e il mio giorno di festa,
il mio meriggio, la mia notte, la mia parola, il mio canto.
Sbagliai a pensare eterno quest’amore – ora so quanto.

Le stelle non servono più: spegnetele una a una;
smontate il sole e imballate la luna;
strappate le selve e scolate tutto il mare.
Nessun piacere potrà mai tornare.

domenica 14 agosto 2011

Il buio oltre la siepe, H.Lee (1960)

"I vicini portano da mangiare quando muore qualcuno, portano dei fiori quando qualcuno è ammalato, e altre piccole cose in altre occasioni. Boo era anche lui un nostro vicino, e ci aveva dato due pupazzi fatti col sapone, un orologio rotto con la catena, un coltello... e le nostre vite. Una volta Atticus mi aveva detto: non riuscirami mai a capire una persona se non cerchi di metterti nei suoi panni, se non cerchi di vedere le cose dal suo punto di vista. Ebbene io quella notte capii quello che voleva dire. Adesso il buio non ci faceva più paura. Avremmo potuto oltrepassare quella siepe che ci divideva dalla casa dei Redley e guardare la città e le cose dalla loro veranda. Accadde tutto in una notte... la notte più lunga, più terribile e insieme la più bella di tutta la mia vita."

sabato 23 luglio 2011

Fiorella Mannoia, Baia senza vento

Stiamo qui incantati io e te
meravigliati di aspettare
bloccati
a valutare la meraviglia
di queste poche ore
su questo tanto mare

ah, se non ci fosse da osservare
che poi è così per tutti, sempre uguale
per quanto ingegnoso sia
il suo farsi aspettare
non è che un momento
al suo passare

ma un finale andrebbe guardato sempre
dalla sponda di un letto
e riletto cento volte in cento anni
fino a poterne parlare senza affanni.

Un amore andrebbe sorvegliato sempre
da una porta di casa
e richiamato cento volte al minuto
e protetto con le mani dagli inganni
protetto con gli occhi dagli anni

quando le più grosse ferite
non riescono più a fare male
che dignità, che meraviglia,
lo possiamo guardare
è quello il nostro grande amore
al suo finale.

Vedi, le strade di qui un tempo
saranno state pece e sassi
e il vociare della gente copriva
il silenzio del mare, copriva
guardala invece adesso questa baia senza vento
com'è tranquilla, com'è reale
e come lo stiamo vivendo il nostro amore
al suo finale

eh, sì che un finale andrebbe guardato sempre
dalla sponda del mare
e ricordato cento volte in cento anni
fino a poterci pensare senza affanni
fino a poterci pensare senza affanni

Un amore andrebbe sorvegliato sempre
da una porta di casa
e richiamato cento volte al minuto
e protetto con le mani dagli inganni
protetto con gli occhi...
guardala invece adesso questa baia senza vento

venerdì 1 luglio 2011

Matt Monro, Born free

Born free, as free as the wind blows
As free as the grass grows
Born free to follow your heart
Live free, and beauty surronds you
The world still astounds you
Each time you look at a star
Stay free, where no walls divide you
You're free as a roaring tide
So there's no need to hide
Born free, and life is worth living
But only worth living
Cause you're born free

domenica 12 giugno 2011

Piccola Orchestra Malarazza, Sicilia

Sono la mula
sono la vacca
sono la figlia del pescatore
sono la terra cinta dal mare
sono di forma triangolare

Sono l'ulivo
sono l'arancio
sono la terra che fa da passaggio
sono una rete sopra ad un muro
sono una donna con un velo scuro

Sono con la terra mia
sono l'acqua fredda del mare
sono la terra che poi si fa amare
ma che sa ingannare

Sono la vita
sono la morte
sono di un fascino sempre più forte
sono la terra della preghiera
sono già estate quand'è primavera
sono budella di un animale
che sulla brace si fanno mangiare
sono il tizzone che ti arde l'umore
sono le scarpe di nostro Signore

Sono con la terra mia
sono l'acqua fredda del mare
sono la terra che poi si fa amare
ma che sa ingannare

Sono la voce di una bambina
sono Catania e pure Messina
sono la gente ch'è di Palermo
sono il calore che trovi all'inferno

sono le scale di una cattedrale
sono un maiale che è da scannare
sono la frutta che sta a Ballarò
dentro il mio cuore 'sta terra terrò

Sono con la terra mia
sono l'acqua fredda del mare
sono la terra che poi si fa amare
ma che sa ingannare

venerdì 6 maggio 2011

giovedì 5 maggio 2011

Fiocchi di cotone per Jeanie

La gente che intona questa melodia
davanti a se ha solo ipocrisia
mentre tu hai almeno un'opportunità
e ovunque vai respiri libertà.
La libertà regala pace e armonia
e fiorirà se c'è democrazia,
democrazia la strada dell'umanità
per una via di gioia e dignità.
Vita di gioia e di fraternità
solo se c'è la libertà, se c'è la libertà!

Fiocchi di cotone bianchi come neve, neve lieve, lieve neve, neve, lieve.
Fiocchi di cotone gocce di pallore sulle fronti di un'altro colore.
Fiocchi di cotone ghiaia del sentiero strada del pensiero che
si esprime in libertà.

Ti accorgerai che in fondo a ogni verità
se guarderai c'è un'altra verità
due verità per me non fanno una bugia,
ma la realtà tra amore e fantasia.
Vita di amore e di fraternità
solo se c'è la libertà, se c'è la libertà!

Fiocchi di cotone bianchi come neve, neve lieve, lieve neve, neve, lieve.
Fiocchi di cotone gocce di pallore sulle fronti di un'altro colore.
Fiocchi di cotone ghiaia del sentiero strada del pensiero che
si esprime in libertà.

Fiocchi di cotone
nelle mani di un'altro colore.
Fiocchi di cotone ghiaia del sentiero strada del pensiero che
si esprime in libertà.

sabato 30 aprile 2011

Lindbergh

...difficile non è partire contro il vento
ma casomai senza un saluto


 Ivano Fossati

domenica 24 aprile 2011

Storie Zen

Ti sei svegliato prima dell'alba, ma il tuo nemico non l'hai trovato. Quando il sole era basso hai attraversato tutta la pianura, ma il tuo nemico non l'hai trovato. Mentre il sole era alto nel cielo hai cercato tra le piante di tutta la foresta,
ma il tuo nemico non l'hai trovato. Il sole era rosso nel cielo mentre tu cercavi sulla cima di tutte le colline, ma il tuo nemico non l'hai trovato. Ora sei stanco e ti riposi sulla riva di un ruscello, guardi nell'acqua ed ecco il tuo nemico: l'hai trovato.
Un uomo perse il suo anello più prezioso; cercò ovunque per ritrovarlo, ma nonostante la sua fatica non ci riuscì. Si sedette su una pietra, disperato, cercando inutilmente di sopprimere la sua disperazione. Come al solito il suo cane gli si avvicinò cercando le carezze del padrone. Il vicino di casa lo salutò come ogni sera. Gli amici gli fecero vedere i pesci che avevano pescato e gliene regalarono alcuni. La moglie e i figli lo accolsero con affetto al suo arrivo a casa esattamente come accadeva sempre. La giornata si concluse nella pace familiare. Purtroppo il tormento per la perdita dell'anello perseguitava ancora l'uomo, il quale però pensò: "nessuno si è accorto che ho perso l'anello, tutti si sono comportati con me come sempre, perché proprio io devo comportarmi in modo diverso con me stesso?". Fu così che si addormentò sereno.
Il maestro Tanzan era in viaggio con il suo allievo Ekido lungo una strada fangosa. Ad un certo punto incontrarono una bella ragazza in kimono e sciarpa di seta, che non poteva attraversare quella melma, senza rovinare il suo bel vestito.
Senza problemi, Tanzan la prese in braccio e la trasportò sull'altro lato della strada. Ekido rimase pensieroso per tutto il giorno. Alla sera, non resistendo più, chiese apertamente al maestro: "Noi monaci non avviciniamo le donne, è pericoloso. Perché l'hai fatto?" Tanzan rispose: "Io quella ragazza l'ho lasciata laggiù. Tu la stai ancora portando con te"
Il maestro Pai-chang voleva scegliere un monaco cui affidare l'incarico di aprire un nuovo monastero. Convocò i suoi discepoli, pose una brocca sul pavimento e disse loro: "Sceglierò chi saprà descrivere questa brocca senza nominarla". "È un vaso di forma rotondeggiante, con un manico e un becco" rispose il più colto dei suoi allievi. "È un recipiente di colore grigio e serve per contenere acqua o altri liquidi" disse un altro. "Non è uno zoccolo" intervenne un terzo più spiritosamente. Gli altri monaci non dissero nulla, perché erano convinti di non poter escogitare definizioni migliori. "Non c'è nessun altro?" domandò il maestro. Allora si alzò Kuei-shan, che nel monastero era un semplice inserviente. Egli prese la brocca in mano e la mostò a tutti senza dire nulla. Pai-chang dichiarò: "Kuei-shan sarà l'abate del nuovo monastero".
Un ricco mercante si recò un giorno dal Buddha. "Dimmi che cosa devo fare per ottenere la liberazione" gli domandò offrendogli un vaso d'argento.
Il Buddha gli rispose: "Lascialo cadere".
L'uomo lasciò cadere a terra il vaso.
Poiché il Buddha si era fatto silenzioso, il visitatore gli ripeté la domanda e, questa volta, gli offrì un piatto d'oro. "Che cosa devo fare per raggiungere la salvezza?"
"Lascialo cadere" gli rispose l'Illuminato.
Il mercante lasciò cadere a terra il piatto.
Poi, visto che non gli veniva data altra indicazione, si decise a ripetere la richiesta, porgendo il dono più prezioso che aveva: un diamante.
Il Buddha gli rispose: "Lascialo cadere". Il visitatore pensò di essere stato preso in giro.
Indignato, si alzò di scatto per andarsene. Fatto qualche passo, si voltò a dare un ultimo sguardo al Buddha.
E questi gli disse: "Lascialo cadere".
All'improvviso il mercante capì.

venerdì 22 aprile 2011

Resurrezione

Inno Di Resurrezione

Alleluia, alleluia, alleluia

Piange Maria davanti al sepolcro,
Io l'ho seguito, lo amavo davvero
lui mi ha guarito, mi ha dato la vita,
me l'hanno ucciso e lui non c'è più.

Alleluia, alleluia, alleluia

Vuoto è il sepolcro, non c'è più il suo corpo
sente una voce, la chiama per nome,
e con il volto segnato dal pianto,
si volge indietro e corre da lui.

Alleluia, alleluia, alleluia

Perché tu cerchi chi è vivo tra i morti?
Alzati e corri, non sono più qui!
Tu che sei l'ultima agli occhi degli altri,
vai tu per prima e grida: "È risorto!"

Alleluia, alleluia, alleluia...

giovedì 21 aprile 2011

Battiato, e ti vengo a cercare

E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza

giovedì 14 aprile 2011

Dido, white flag

So che tu pensi che io non dovrei amarti più
te lo dirò
Ma se non l'avessi detto
Be, avrei ancora provato lo stesso
Dov'è il senso in tutto ciò?

Ti prometto che non proverò a rendere la tua vita più difficile
o a ritornare al punto in cui eravamo

Bene, andrò a picco con questa nave
E non voglio alzare le mani e arrendermi
Non ci sarà nessuna bandiera bianca sulla mia porta
Sono innamorata e lo sarò sempre

So che ho lasciato dietro di me troppi impicci
e distruzione per poter tornare di nuovo indietro
E ho causato nient'altro che problemi
Lo capisco se non vuoi più parlarmi
e se tu vivi secondo il principio "E' finita"
Sono sicura che tutto ciò ha un senso

Bene, andrò a picco con questa nave
E non voglio alzare le mani e sopravvivere
Non ci sarà nessuna bandiera bianca sulla mia porta
Sono innamorata e lo sarò sempre

E quando ci incontreremo,
perchè sono sicura che lo faremo,
Tutto ciò che eravamo
sarà ancora lì
ti lascerò passare
e starò zitta
così penserai che sono andata avanti

Bene, andrò a picco con questa nave
E non voglio alzare le mani e arrendermi
Non ci sarà nessuna bandiera bianca sulla mia porta
Sono innamorata e lo sarò sempre

Bene, andrò a picco con questa nave
E non voglio alzare le mani e arrendermi
Non ci sarà nessuna bandiera bianca sulla mia porta
Sono innamorata e lo sarò sempre

Andrò a picco con questa nave
E non voglio alzare le mani e arrendermi
Non ci sarà nessuna bandiera bianca sulla mia porta
Sono innamorata e lo sarò sempre

Dido, here with me

Non ti ho sentito mentre te ne andavi
e mi meraviglio di come mai sono ancora qui
Non voglio toccare nulla,
potrebbe tramutare in qualche modo il mio ricordo
Oh io sono ciò che sono
farò quel che voglio
ma non posso nascondermi

Non voglio andarmene
non voglio dormire
non riuscirò a respirare
finché tu rimarrai ancora qui con me
Non voglio restare
non riesco a nascondermi
non riuscirò ad esistere
finché tu rimarrai ancora qui con me

Non voglio chiamare i miei amici
potrebbero svegliarmi da questo sogno
E non posso lasciare questo letto
rischierei di dimenticare tutto ciò che è stato

Oh, io sono ciò che sono
farò quel che voglio
ma non riesco a nascondermi
Non voglio andarmene
non voglio dormire
non riuscirò a respirare
finché tu rimarrai ancora qui con me
Non voglio restare
non risco a nascondermi
non riuscirò ad esistere,
finché tu rimarrai ancora qui con me.

Dido, life for rent

Non ho mai veramente trovato un posto che posso chiamare casa
Non mi sono mai fermata abbastanza per farlo
Chiedo scusa se ancora una volta non sono innamorata
Ma non è come se non mi importasse
Che il tuo cuore è spezzato

È solo un pensiero, solo un pensiero

Ma se la mia vita è in affitto ed io non imparo a comprare
Allora non merito niente più di ciò che ho
Perché niente di ciò che ho è veramente mio

Ho sempre pensato che mi piacerebbe vivere in mare
Per viaggiare per il mondo da sola
E vivere la mia vita in modo più semplice
Non ho idea di cosa sia accaduto a quel sogno
Perché qui non rimane proprio niente a fermarmi

È solo un pensiero, soltanto un pensiero

Ma se la mia vita è in affitto ed io non imparo a comprare
Allora non merito niente più di ciò che ho
Perché niente di ciò che ho è veramente mio

Un po' il mio cuore è uno scudo ed io non lo lascerò giù
Un po' ho talmente paura di fallire da non provare nemmeno
Allora come posso dire di essere viva?

giovedì 7 aprile 2011

Pasqua

Uccellino venuto dal bosco,
che piangendo fuggivi,
cos'hai visto laggiù?

Ho veduto di sotto gli ulivi,
sanguinare Gesù.

Uccellino venuto dal monte,
che scappavi veloce,
cos'hai visto lassù?

Ho veduto tre uomini in croce,
ed in mezzo c’era Gesù.

Uccellino venuto dal piano,
che cinguetti nel volo,
cos'hai visto laggiù?

Ho veduto dal bianco lenzuolo,
risvegliarsi Gesù.

domenica 27 marzo 2011

domenica 20 marzo 2011

domenica 13 marzo 2011

Armonia

Non si può litigare sentendo: Johann Pachelbel Canone in re maggiore
impariamo ad ascoltare la musica classica che tranquillizza l'anima.

sabato 12 marzo 2011

Disordine

"... basta, non ne posso più! Da ieri ho la tua voce negli occhi! "
un bambino

domenica 6 marzo 2011

Inno d'Italia

Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta,
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
che schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì! 


Noi fummo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popoli,
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì! 


Uniamoci, uniamoci,
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì! 

Dall'Alpe a Sicilia,
Dovunque è Legnano;
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core e la mano;
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla;
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì!
 

Son giunchi che piegano
Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì!

Il testo è formato da 5 strofe di 8 versi, ognuna delle strofe è alternata da un ritornello di 3 versi. E’ un testo ricco di riferimenti storici, che ricordano le occasioni in cui l’Italia riuscì a sconfiggere il nemico invasore.
La prima strofa ricorda la vittoria di Scipione l’africano su Annibale.  L’Italia ormai pronta alla guerra contro l’Austria, si cinge la testa, in senso figurativo, con l’elmo dell’eroico generale romano Publio Cornelio Scipione, detto l’Africano che sconfisse il generale cartaginese Annibale nella famosa battaglia di Zama. Qui il poeta fa riferimento all’uso antico di tagliare le chiome alle schiave per distinguerle dalle donne libere che portavano i capelli lunghi. Dunque la vittoria deve porgere la chioma perchè le venga tagliata quale schiava di Roma, sempre vittoriosa. La corte indicata nel ritornello è intesa come unità da combattimento dell’esercito romano, decima parte di una legione.
La seconda strofa ricorda la millenaria storia di divisione politica dell’Italia a partire dalla caduta di Roma. Mameli sottolinea infatti che l’Italia all’epoca dei fatti,1848, era ancora divisa in tanti Stati.
Nella terza strofa, Mameli ripercorre nei secoli la storia contro il dominio straniero.
Anzitutto la battaglia di Legnano, in cui la lega Lombarda sconfisse Barbarossa (1176).
Poi, l’estrema difesa di Firenze da parte di Francesco Ferrucci contro l’imperatore Carlo V (1530).
Continua con il gesto eroico di Giambattista Perasso detto ” Balilla “, il ragazzo quattordicenne genovese che con il lancio di una pietra diede inizio alla rivolta popolare di Genova contro gli austriaci il 5 Dicembre del 1746.
Il verso ” il suon di ogni squillo ” significa campana. E’ la sera del 30 marzo 1282, tutte le campane chiamarono il popolo di Palermo all’insurrezione contro i francesi di Carlo D’Angiò nella battaglia dei Vespri Siciliani.
Nell’ultima strofa l’aquila è il simbolo degli Asburgo. L’Austria era in declino. Le spade vendute sono le truppe mercenarie deboli come giunchi. Insieme con la Russia ( il Cosacco ) l’Austria aveva smembrato la Polonia, che aveva subito l’aggressione austriaca come l’Italia. Ma il sangue dei due popoli oppressi si fa veleno che dilania il cuore della nera aquila d’Asburgo.

sabato 5 marzo 2011

Abbandoni

Voce di cane
Ti scrivo uomo, per ricordarti che molti di noi

vagano assetati ed affamati

con le zampe sanguinanti per il troppo cammino

che fanno alla ricerca di chi

li ha abbandonati.

Finché una macchina non li falcia

o qualche mano crudele non li cattura

Ti siamo amici da millenni.

Pronti a guidarti se i tuoi occhi non vedono.

A scavarti nella neve o nelle macerie se rimani sepolto.

A lottare ed a morire al posto del collega poliziotto

nella lotta contro la violenza.

A difendere la tua casa e le tue cose.

Capace di sciogliere i sentimenti

se il tuo cuore cade nell'aridità.

A colmare il vuoto della tua solitudine

ed a morire di dolore sulla tua tomba.

Fermati un attimo,uomo,

a riflettere sul male che fai anche a te stesso

attraverso il male che fai agli altri

e cerca di ravvederti,

prima che sia troppo tardi per tutti.

Se lo vorrai ci riuscirai.

Parola di cane (anonimo)

mercoledì 2 marzo 2011

Vizi capitali (Spudoratezza)

" A questo punto scopriamo che di intimo c'è rimasto solo il dolore, la malattia, la povertà che ciascuno di noi cerca di nascondere per non essere trascurato dagli altri.E così proprio ciò che avrebbe massimamente  bisogno di comunicazione, resta chiuso nel segreto della solitudine, dove nessuna voce giunge a diluire quel che la solitudine rende insopportabile. E poi ci si meraviglia del numero sempre più impressionante di suicidi, quando una voce inesperessa decide di tacere per sempre. Qui inquietante non è il siucidio, ma la nostra meraviglia". U. Galimberti  

martedì 1 marzo 2011

Infinite dolcezze

Cercasi dolcezze ad elevato contenuto zuccherino ^__^

E...

ho un pensiero che parla di te... sei la cosa più cara che ho... "

Appunti serali

Ormai mi sono abituata a gran parte degli eventi cittadini, nuove abitudini e sopratutto nuovi orari. Meglio, molto meglio così... Il prossimo sarà un fine settimana interessante se così non fosse vorrà dire che mi addormenterò sulla prima sedia che trovo!!
... ultimo appunto della sera: MA QUANTO è BELLA LA CANZONE DI V. ROSSI "E... "

Vizi capitali

" ... a questo punto il parlarci l'un l'altro è puro rumore che svolge a sua volta la funzione di mascherare l'afasia dell'anima."

martedì 22 febbraio 2011

martedì 15 febbraio 2011

Il principe

... è lui il mio principe azzurro, in fondo l'ho sempre saputo, è il principe più azzurro che esiste e che potessi incontrare sul sentiero della mia vita.
Grazie per avermi preceduto e aspettato.

Nessuno tocchi Caino

"Io sono l'uomo che non volevi,
sono più di tutto quello che temevi.
Domattina sai che ti porterò
al di là dei tuoi stessi pensieri.

E' tutto pronto perchè non sbaglio,
ho curato fino al minimo dettaglio.
Quando punterai gli occhi dentro ai miei,
io saprò sostenere lo sguardo.

Il mondo non passa da qui
e non mi importa più di me;
troppi giorni chiusa ad aspettare che
si allargasse il cielo e scendesse su di noi
una mano e un gesto di pietà,
una mano e un segno di pietà.

Il corridoio si stringe ancora,
lo dovrai vedere solo per un'ora.
E' il lavoro mio, è la vita mia;
a eseguire il destino s'impara.

Ma non mi scordo del primo uomo;
ho bevuto per non chiedergli perdono.
Non moriva mai, non finiva mai.
Ma ti abitui a tutto, non lo sai?

Il mondo non passa da qui
e il mio pensiero è andato via,
oltre a queste sbarre fino a casa mia.
C'è lo stesso cielo che domani avrà
una firma e un gesto di pietà,
una mano e un segno di pietà.

Tutto è compiuto perfettamente,
oramai qui non si sbaglia quasi niente.
Controllate voi, due minuti e poi
io potrò tornarmene dai miei,
perchè anch'io ho moglie e figli miei.

Il mondo non passa da qui,
ma la mia anima è già via
e dall'alto guarda fino a casa mia.
C'è lo stesso cielo, che domani avrà
una croce e un gesto di pietà.

Io sono qui e la mia anima non è
solo un numero appoggiato su di me:
è una luce bianca andata dove sa,
tra le stelle e un gesto di pietà,
oltre il cielo dove c'è pietà
"
E. Ruggeri, A. Mirò

Kung fu panda

"Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"
Maestro Oogway
 

sabato 12 febbraio 2011

Pensieri

Sto esplorando.... la prima settimana è andata bene, forse ho speso un pò troppi soldi, ma tutto sommato è andata bene

Il silenzio degli innocenti


Hannibal Lecter: Sai cosa mi sembri con la tua borsetta pulita e le scarpette a buon prezzo? Mi sembri una campagnola. Un' energica campagnola ripulita con poco gusto. Sei stata nutrita bene e questo ha allungato le tue ossa, ma non ti sei spinta più in là di una generazione rispetto ai rifiuti umani da cui provieni, vero? E quell'accento che hai cercato così disperatamente di perdere, pura Virginia occidentale. Che fa tuo padre? Fa il minatore? Puzza ancora di lampada a petrolio? So come ti hanno scoperto in fretta i ragazzi, tutti quei noiosi, puzzolenti palpeggiamenti sui sedili posteriori delle macchine, mentre tu avevi un solo sogno: andartene via, cercare qualunque cosa ti desse la possibilità di arrivare all'FBI.
Clarice Starling: ...La sua analisi è chiara. Ma è abbastanza forte da rivolgere su se stesso questa potente intuizione? Che ne dice? Perché  non si guarda dentro e scrive quello che vede? O devo pensare che le fa paura?

L'io diviso

"Gli uomini di stato che vantano minacciosamente il possesso dell'arma finale sono di gran lunga più pericolosi e più estraniati dalla realtà, di molti ai quali è stata applicata l'etichetta di psicotico"
R. Laing

Sentire

"Ho messo via un pò di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
comunque so che sono lì. [...]

Ho messo via un bel pò di cose
ma non mi spiego mai il perchè
io non riesca a metter via te
"
Ligabue

lunedì 7 febbraio 2011

domenica 30 gennaio 2011

Troppe cose

Non so come fare a scegliere tra le 1000 cose che vorrei portarmi nella nuova casa.... ci devo veramente pensare....
Ho paura di dimenticare qualcosa di importante che poi mi servirà di sicuro!! Spero proprio di aver indovinato la mia strada.....

sabato 29 gennaio 2011

domenica 23 gennaio 2011

Aforismi

"Infattamente, qualunquemente, quantunquemente e chicchessia... "
A.A.

venerdì 21 gennaio 2011

Compleanno di Girolamo

"Oggi siam venuti a lavorare
ma anche a festeggiare
il collega più speciale.
Girolamo è il suo nome,
di risolver problemi sa dirti come.
In tempi di malura
i debiti fan paura,
ma Girolamo ce la farà
e il rimborso troverà.
Ogni giorno quanti problemi
soldi, mutuo e l'affitto,
mamma mia mi sento afflitto!
Oggi non ci badare
pensa solo a ridere e scherzare.
Tanti auguri da tutti noi
e
BUON COMPLEANNO
(per il regalo passa il prossimo anno)"

Help

domani sarà una giornata assurda!!!!!

giovedì 20 gennaio 2011

Saluti

Un saluto alle mie amiche Giusy e Marisa che ogni tanto passano di qui.
Ciao

pensieri della sera

mah.... che giornata senza senso

Ogni tanto

"Ogni tanto mi sorprendo
un po’ t’invento un po’ ti dai
Ogni tanto perdo il filo forse non ci sei
non hai nome chi ti crede fiore di ninfea
Duri un attimo
Ogni tanto fai spavento
prendi tutto e non ti fermo
Amor che nulla hai dato al mondo
Quando il tuo sguardo arriverà
Sarà il dolore di un crescendo
Sarà come vedersi dentro
Quando quest’alba esploderà
Sarà la fine di ogni stella
Sarà come cadere a terra
Ogni tanto mi sospendo foglie al vento vengo da te
Sei celeste melodia, tutto cambierai, per un attimo
Amor che nulla hai dato al mondo
Quando l’estate arriverà
Sarà il dolore di un crescendo
Sarà come riaverti dentro
Ogni tanto penso a te
Sposti tutti i miei confini
Amor che bello darti al mondo
Amor che bello darsi al mondo
Quando quest’alba esploderà
Vivrò nel fuoco di una stella
per lasciare con te la terra..."
G.N.